18/07/08

Documento sulla formazione iniziale

"… la qualità dell’insegnamento è uno dei fattori chiave che determinerà la misura in cui l’Unione europea potrà incrementare la sua competitività in un mondo globalizzato.” Così si esprime la Commissione Europea in un documento dell’agosto 2007.
Aderendo a questo assunto, l’ADI/sd (Associazione degli italianisti, sezione didattica) sostiene e afferma l’importanza della formazione iniziale e continua degli insegnanti nel nostro Paese.
Investire sulla qualità professionale degli insegnanti e di coloro che sono in formazione nelle SSIS per diventarlo, deve essere una opportunità assicurata di formazione culturale e professionale per tutti gli studenti del nostro Paese.
E’ solo investendo in modo massiccio, per quantità e qualità, sulla formazione iniziale che potremo assicurare al nostro Paese le possibilità di competere, economicamente e culturalmente, in una realtà ormai oggi fortemente globalizzata.

Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione si è espresso chiaramente, nel Parere del 9 luglio 2008, al riguardo della necessità di una preparazione altamente professionale degli insegnanti che devono raggiungere e praticare una cultura didattica “…riflessiva, una pratica didattica fondata sulla ricerca, un impegno sistematico per uno sviluppo professionale continuo…stante i cambiamenti profondi intervenuti nella società europea, nel mondo del lavoro e delle professioni e le nuove problematiche educative (disabilità, presenza sempre più consistente di studenti migranti, insuccesso scolastico, disagio…)” .
Per questo è necessario un percorso formativo che ponga grande attenzione al profilo culturale e professionale del futuro docente.

Fino a pochi anni fa (D.P.R. n.297,1994 ) la funzione docente era ancora intesa come una attività di trasmissione della cultura, ma è nell’ultimo CCNL (art.26) che si precisa che il docente deve possedere un insieme di competenze: disciplinari, pedagogiche, psicologico-didattiche, relazionali, organizzative, di documentazione e di valutazione. Il tutto elaborato in modo sinergico rispetto ai propri allievi, alla collegialità del fare scuola, all’ambiente educativo, sociale e relazionale in cui si trova ad operare.
Le Scuole di specializzazione per la formazione primaria e secondaria, istituite per la prima volta nel 1998 nel nostro Paese ed operanti sul territorio nazionale in unità regionali a partire dall’anno accademico 1999/2000, hanno cercato in questi anni di rispondere alla necessità di formare docenti che fossero “professionisti riflessivi”.

Enorme è stato lo sforzo congiunto, in questi anni, di scuola e università per imparare di nuovo a conoscersi e a dialogare dopo decenni di assenza di un reale confronto in rapporto a un obiettivo specifico comune: formare una classe di docenti qualificati disciplinarmente, all’interno della propria classe di concorso, ma contemporaneamente in grado di confrontarsi con le emergenze educative contemporanee padroneggiando, appunto, saperi educativi diversi.
Nucleo portante di questa esperienza formativa delle SSIS è stato il tirocinio, non solo inteso come addestramento, bensì come “laboratorio formativo” in cui la pratica didattica è assunta come costante attitudine alla ricerca. Dopo quasi dieci anni di esperienza è acclarato che il tirocinio va valorizzato come cardine della formazione professionale iniziale a partire da una attenta riflessione sull'apporto teorico-metodologico che la scuola secondaria ha offerto attraverso l'attività di raccordo fra le competenze disciplinari e quelle pedagogiche da parte dei docenti supervisori e di accoglienza nelle classi dei docenti in formazione da parte di quelli in servizio.

Perciò, in questo momento, in cui pare minacciata l’esistenza stessa delle SSIS, l’ADI/SD intende:
- riaffermare il valore di questa esperienza professionalizzante, pur con le modifiche e gli aggiustamenti che si potranno rendere necessari dopo un’attenta opera di valutazione delle attività finora svolte;
- rivolgere alle autorità competenti un appello affinché l’esperienza ormai decennale delle SSIS, nate dal prezioso confronto tra università e scuola, non sia perduta o rimossa, bensì venga istituzionalizzata e governata in modo rigoroso e trasparente.
-----------------------------L'esecutivo dell'ADI-SD