10/09/23

Novella Bellucci. Una vita con Leopardi

 Segnalazione bibliografica


Novella Bellucci

Una vita con Leopardi. Ovvero «il perché delle cose»


Un grandissimo poeta tiene per mano una sua appassionata lettrice e l’accompagna nei percorsi di vita dandole appoggio con le parole e con i pensieri che lei ha assorbito nel corso di una “infinita” frequentazione. È, in fondo, questo procedere insieme l’argomento del libro il quale cerca di mettere in luce alcuni dei momenti più significativi di una tale esclusiva amicizia che, prima di tutto, intende testimoniare quanto la vera poesia sia alimento fecondo delle vite umane e quanto il ricchissimo patrimonio che chiamiamo letteratura possa accompagnarci, confortarci, aiutarci a comprendere intimamente noi stessi e gli altri: testimonianza tanto più necessaria in un tempo, come il nostro, nel quale gli ambiti letterari sembrano subire pericolosi attacchi dall’incombere sempre più aggressivo delle pratiche tecnologiche.

Il filo della presenza leopardiana, intrecciato al filo della storia dell’autrice, ai suoi passaggi forti e veri, appare sempre motivato, appropriato e rivelatore. E questo crea il tono di un’insolita autobiografia, insieme racconto della propria vita, di alcune sue scene rilevanti e rivisitazione di un Leopardi davvero intimo.

La presenza del poeta è viva in ogni episodio narrato e coinvolge esperienze, vissuti, incontri dell’autrice dagli anni della prima adolescenza, illuminati dalla figura del professore buono a quelli dell’Università, segnati indelebilmente da Walter Binni, il Maestro, grande studioso di Leopardi a  quelli, fecondissimi, della docenza; in questa parte, il libro diventa riflessione appassionata sulla pratica dell’insegnamento, sull’importanza dei processi educativi, sulla centralità del rapporto dei piccoli e dei giovani con la scuola e l’università: allora le pagine si popolano di volti e di nomi che, tramite tante coincidenze leopardiane, vanno a costituire una comunità di allievi e di amanti del poeta: si tratta di un’”Umana compagnia”, ricca di indicazioni estetiche, morali e civili.

Leopardi illumina la vita e lascia tracce indelebili nella memoria, come quelle impresse in una delle sue città, la città della fine, da lui al tempo stesso amata e odiata, Napoli, dove l’autrice non può recarsi senza che l’ombra del ‘contino’ non l’accompagni; oppure, come quelle, altrettanto indelebili, che lei trova nel suo percorso di studiosa e, più in particolare, di studiosa delle scritture femminili.

Il dialogo fitto e intenso tocca i grandi temi dell’esistenza: l’incanto e lo stupore, la morte, l’amore, la compassione, l’amicizia, la sofferenza, il male, il dolore. La scrittura è intessuta di parole leopardiane, alcune note altre rare, parole generosamente prestate dal poeta all’autrice per aiutarla a esprimere alcuni nuclei cruciali delle sue esperienze. Come la nominazione del luogo dove ci si viene a trovare quando si è toccati dalla sventura: l’«altra terra».

Ma il libro esplica anche quello che è il principio di una vera esegesi: portare la parola di un testo dentro la propria vita.


Novella Bellucci ha insegnato Letteratura italiana a La Sapienza, Università di Roma. Tra i suoi diversi lavori scientifici, prevalgono gli studi leopardiani ai quali si è dedicata fin dagli anni dell’università. Tra i numerosi saggi: Leopardi e i contemporanei; Il “Gener frale”. Saggi leopardiani; Itinerari leopardiani. Fa parte del Comitato scientifico del Centro Nazionale Studi leopardiani e ha ottenuto, nel 2016, il Premio Giacomo Leopardi per la critica 

Collana: Il crogiolo Formato: 15x21 Pagine: 200 Prezzo: € 19,00

ISBN: 978‐88‐6512‐895-4

Per informazioni:

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